Dopo la pubblicazione del Manuale Europeo per gli Operatori Giovanili, il nostro progetto per la prevenzione della radicalizzazione violenta prosegue con la realizzazione di un nuovo compendio destinato alle comunità locali e alle famiglie.

Le linee guida, di cui avevamo già parlato qui, hanno l’obiettivo di:

  • Aiutare le famiglie e i membri della comunità a promuovere il dialogo e costruire relazioni di fiducia con i giovani.
  • Far comprendere quanto i legami sociali e le relazioni positive siano necessarie affinché i giovani sviluppino il senso di speranza e di appartenenza.
  • Aiutare le famiglie ad affrontare problemi di varia natura, compresi quelli legati a disturbi psicologici e malattie mentali.
  • Offrire uno strumento che possa essere utilizzato anche dalla Polizia e dagli enti locali per avvicinare le famiglie.
  • Imparare ad affrontare e gestire conversazioni controverse su questo tema.
  • Fornire uno strumento di valutazione del rischio.
  • Condividere narrazioni positive.

I contenuti di questo nuovo manuale sono ormai pronti e, per testare la loro comprensibilità, usabilità ed efficacia rispetto ai target di riferimento, ogni partner ha organizzato una sessione di piloting nel proprio Paese coinvolgendo almeno 10 persone in questa attività, per un totale di 50 partecipanti.

Una metodologia partecipativa: le carte di RadArt

Per condurre questo test, Elan Interculturelle, partner francese del progetto, ha ideato delle carte che riassumono gli argomenti chiave del manuale e stimolano i partecipanti a esprimere i loro pensieri e i loro suggerimenti in merito.

Ogni partner ha poi organizzato tutte le informazioni raccolte durante il piloting e le ha tradotte in azioni concrete per migliorare il prodotto finale, che sarà presto disponibile nella sezione Risorse di questo sito web.

Abbiamo chiesto ai Partner di raccontarci le loro esperienze e le abbiamo raccolte in questo articolo.

Italia: l’importanza della traduzione

Come si è svolto il piloting?

«Per testare queste nuove linee guida, l’Osservatorio di Genere ha organizzato un piloting con undici persone provenienti da differenti contesti sociali, con diverse età, percorsi formativi e professionali. Dopo aver presentato il manuale e letto insieme alcune parti salienti, relativi soprattutto al contesto italiano, abbiamo condotto una sessione di confronto finalizzati a capire il livello di conoscenza dell’argomento da parte dei partecipanti. Conclusa questa fase introduttiva, abbiamo utilizzato le carte per facilitare il brainstorming sul tema e creare, tutti insieme, una mappa concettuale per spiegare che cos’è la radicalizzazione violenta, come nasce questo fenomeno e quali sono le strategie per contrastarlo. Inoltre, abbiamo chiesto ai partecipanti di aggiungere idee, concetti e questioni che, secondo loro, non erano presenti nel manuale».

Che cosa è emerso?

«L’output più importante è relativo alla traduzione: in italiano, infatti, la parola “radicalizzazione” acquista sempre un’accezione negativa. Dovremo essere, quindi, molto attenti a tradurre i contenuti del manuale in modo che non vengano travisati e che mantengano la loro efficacia anche in un diverso contesto linguistico-culturale».

(Giulia Rogante, formatrice presso Osservatorio di Genere)

Francia: un percorso non lineare

Come si è svolto il piloting?

In Francia abbiamo deciso di realizzare il piloting in modo non formale, organizzando un aperitivo.
Nella stanza erano stati allestiti tre punti di attività: i partecipanti potevano scegliere a quali partecipare.
Nella prima tappa abbiamo utilizzato le “carte concettuali” “i partecipanti prima venivano incoraggiati a definire a parole loro alcuni termini legati al tema della radicalizzazione, poi avevano la possibilità di leggere la definizione ufficiale.
La seconda tappa era il “Murale della Radicalizzazione”, dove i partecipanti potevano riflettere insieme sulle conseguenze della radicalizzazione.
La terza tappa era dedicata alle testimonianze (narrazioni positive) di persone che sono riuscite a cambiare il loro stile di vita radicalizzato e tornare a una vita non radicale.

(Mena Yassa, formatore presso Elan Interculturel)

Che cosa è emerso?

Da un punto di vista teorico, dal piloting è emerso un notevole interesse da parte dei partecipanti. Infatti, la precisione con cui sono stati definiti termini e concetti ha permesso loro una migliore comprensione del fenomeno della radicalizzazione e li ha incoraggiati a elaborare ulteriori riflessioni sull’argomento. Inoltre, le testimonianze sono state un buon modo per concretizzare i contributi teorici e hanno fornito spunti interessanti in termini di prevenzione.

Conceptual Cards for piloting IO3 - Radart

Regno Unito: tante culture a confronto

Come si è svolto il piloting?

“Per la fase di piloting Merseyside Expanding Horizonsha organizzato un workshop con dieci giovani della comunità provenienti da diversi Paesi e contesti sociali. Dopo aver rotto il ghiaccio, abbiamo presentato ai partecipanti il manuale e il progetto. Poi, li abbiamo invitati a leggere e riflettere su due casi di studio di persone spinte alla radicalizzazione. Tutti i partecipanti hanno condiviso i loro pensieri e hanno fornito nuove idee e soluzioni su come affrontare il processo di radicalizzazione. Abbiamo poi consegnato loro le carte ideate da Elan Interculturel (tradotte in inglese dal nostro team) e abbiamo concluso il workshop creando insieme un diagramma per collegare le cause e le conseguenze del processo di radicalizzazione”.

Che cosa è emerso?

“Alcuni partecipanti sperimentavano per la prima volta questo tipo di attività di apprendimento; quindi, abbiamo avuto l’opportunità di introdurli all’educazione non formale. Grazie al workshop abbiamo potuto decostruire alcuni stereotipi e cliché associati alla radicalizzazione. È stato interessante confrontare opinioni diverse derivate dagli stessi concetti espressi attraverso le carte. Oltre a questo, abbiamo avuto la possibilità di avere partecipanti di diversa estrazione e nazionalità e vedere come viene affrontata la radicalizzazione nei loro Paesi d’origine”.

piloting IO3 - Radart

Il prodotto finale

Concluso il piloting, abbiamo finalizzato un nuovo manuale dal titolo: “Comprendere le radici sociali della radicalizzazione violenta dei giovani: linee guida per le comunità e le famiglie, basate su interventi precoci e approcci non coercitivi”.

Nella prossima settimana il manuale sarà pubblicato nella sezione “Risorse”.